La Nuova Bussola Quotidiana
27-07-2021
Si apre un altro capitolo della saga europea contro Polonia e Ungheria, ma amnesie e mosse a sorpresa potrebbero rivoluzionare gli scenari. Lo scorso 20 Luglio la Commissione europea, nel presentare il secondo Rapporto sullo Stato di Diritto dei Paesi dell'Unione, ha dichiarato che non verranno elargiti i fondi del ‘Recovery Plan’ di Ungheria e Polonia se i due Paesi non approveranno le modifiche legislative che la stessa Commissione ha comunicato nell’avvio di infrazione.
La stampa internazionale parla solo di questi due Paesi e non accenna alle violazioni nella Spagna socialista o la crisi in Austria. La minaccia verso Polonia ed Ungheria della Commissione Europea è contraria a qualunque interpretazione dell’accordo siglato dai 27 leader europei lo scorso 10 ed 11 dicembre scorso, nel quale si era trovata un'intesa equilibrata con la mediazione di Angela Merkel e che aveva mandato su tutte le furie Soros. L’annuncio del blocco dei fondi ad Ungheria e Polonia ha raccolto il plauso di molti editorialisti, tra cui il
La Nuova Bussola Quotidiana
26-07-2021
Polonia e Ungheria sono sotto accusa l'una per la legge "anti-Lgbt" e l'altra per una presunta violazione dell'autonomia della magistratura. Ma in Spagna e Austria i governi rispettano ancor meno la magistratura. E nessuno dice nulla.
Si apre un altro capitolo della saga europea contro Polonia e Ungheria, ma amnesie e mosse a sorpresa potrebbero rivoluzionare gli scenari. Lo scorso 20 Luglio la Commissione europea, nel presentare il secondo Rapporto sullo Stato di Diritto dei Paesi dell'Unione, ha dichiarato che non verranno elargiti i fondi del ‘Recovery Plan’ di Ungheria e Polonia se i due Paesi non approveranno le modifiche legislative che la stessa Commissione ha comunicato nell’avvio di infrazione.