Ricostruita la rete di rapporti, tra cittadini italiani e stranieri, che detenevano e scambiavano su Internet, foto e video ritraenti atti sessuali tra adulti e minori, violenze sessuali subite da bambini, e talvolta anche contenuti pedopornografici realizzati in danno di neonati. Ventuno denunciati a piede libero