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Lu.Ce.
02 Luglio 2021
PORTO AZZURRO. 25 agosto 1987. Scoppia la rivolta nel carcere di Porto Azzurro. Sei detenuti guidati dal terrorista nero
Mario Tuti tentano l’evasione. Prendono in ostaggio 25 persone nei locali della portineria. Tra queste c’è il direttore dell’epoca
Cosimo Giordano.
Lorenzo Bozano era già da qualche anno un detenuto del carcere di Porto Azzurro, dopo la condanna per ergastolo per l’omicidio di
Milena Sutter. Prese le distanze dalla rivolta.
«Anche perché quella non fu una rivolta, ma un tentativo di evasione di sei detenuti facinorosi finita male», racconta il direttore Cosimo Giordano, alla guida della casa di reclusione elbana dal marzo del 1983 al 1987. Ormai abita a chilometri di distanza dall’isola d’Elba. Eppure ha saputo della morte di Bozano mercoledì sera, dopo poche ore dal bagno maledetto al largo della spiaggia di Bagnaia. Quando gli si chiede un ricordo sull’ex Biondino della Spider rossa, l’ex direttore del carcere elbano Cosimo Giordano non ci pensa su due volte: «Era uno dei detenuti più attivi del carcere di Porto Azzurro – racconta – partecipava sempre alle iniziative culturali, sociali e sportive. Nella comunità carceraria era una detenuto su cui ci si poteva contare. Ho un ricordo positivo di lui».

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