Rimini. Il mosaico romano torna sotto terra
Il “tesoro” rinvenuto in via Melozzo da Forlì torna sotto terra. Tutto è iniziato in febbraio durante gli scavi della “Dorsale sud”, ora dopo le ispezioni e le ricerche della Soprintendenza, le visite guidate per mostrare alla città cosa c’è sotto sabbia e cemento.
Va detto, non si tratta di un’operazione senza cuore. Spiegano infatti dal Comune: la Soprintendenza agisce in questa maniera ed è una “tecnica” conservativa.
Ovviamente prima si fotografa tutto, si fanno rilievi, si studia e si collocano nel tempo i reperti. Quello che si può portare alla luce viene ovviamente custodito nei musei. Nell’impossibilità di aprire un sito archeologico immenso, data la presenza di abitazioni private in superficie, la soluzione è quella di celare tutto al buio. Fra i tesori rinvenuti, infatti, c’è anche un mosaico che non può essere “estratto” perché privo di una base adeguata e quindi ad alto rischio di danneggiamento.