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(ANSA). Omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che la vittima aveva meno di 18 anni.
È questa l’ipotesi d’accusa formulata dalla Procura per i minorenni di Bologna nei confronti del ragazzo di 16 anni sottoposto a fermo nella notte, dopo l’interrogatorio nel corso del quale ha confessato di aver assassinato Chiara Gualzetti, la ragazza trovata morta a Monteveglio, nel Bolognese, a qualche centinaia di metri da casa.
“Le indagini sono ancora in corso per risalire al movente reale”.
Nel corso dell’interrogatorio, il minorenne fermato ha fatto riferimento “a una presenza demoniaca che lo spingeva a compiere atti sempre più violenti verso le persone” ma ha detto anche “di essere infastidito dalle avance della giovane ragazza”, ha affermato il comandante in sede vacante della Compagnia dei Carabinieri di Bologna Borgo Panigale, capitano Riccardo Angeletti.

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