Giallo sulle indagini «rallentate»
Il presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano ascoltato sulle tensioni tra pm Mica male come testa coda: proprio il pm milanese Paolo Storari, che rivendica di aver dato in copia word nell’aprile 2020 i verbali segretati di Piero Amara sulla «loggia Ungheria» all’allora consigliere Csm Piercamillo Davigo solo per smuovere la paralisi investigativa a suo avviso imposta dai capi della Procura milanese, è accusato in via disciplinare dalla Procura generale della Cassazione (che l’altro ieri ne ha chiesto al Csm l’urgente trasferimento cautelare d’ufficio) di aver però a sua volta paralizzato 4 mesi un’altra indagine in cui era in conflitto di interessi: l’indagine con la quale Storari e il suo procuratore aggiunto Laura Pedio tra 2020 e 2021 cercarono invano di scoprire da dove fossero usciti gli altri verbali in word di Amara che il 30 ottobre 2020 il giornalista del Fatto Quotidiano Antonio Massari aveva avvisato la Proc
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