A margine delle polemiche sollevate dopo la consegna della Nota verbale della Santa Sede al governo italiano sul ddl Zan, ancora una riflessione sullo strumento giuridico del Concordato per regolare le relazioni tra due autorità indipendenti e sovrane, inteso non già quale negazione, ma quale affermazione del principio di laicità.
L’intervento della Santa Sede sul ddl Zan ha sollevato polemiche non solo sul merito, ma anche sul metodo, tanto che vi è chi ha parlato di ingerenze indebite nell’attività del Parlamento e di violazione della laicità dello Stato. Il tema concordatario è vasto come quello della laicità, articolato e complesso. L’occasione può tuttavia essere colta per formulare riflessioni di carattere generale, a fronte dei più comuni fraintendimenti.