di Jamila Mascat
A due giorni dalla Festa della Liberazione, tornare a parlarne ha meno del post e più della
considerazione inattuale. Ma tant’è. La parola
resilience mi pare che ricorra più spesso in inglese, forse come conseguenza dei dibattiti in voga nelle scienze sociali anglofone, dalla psicologia del lavoro alla sociologia ambientale. In italiano salta subito agli occhi quanto pericolosamente i due sostantivi
resistenza e
resilienza si somiglino. Il primo, non c’è dubbio, gode di un’eufonia che l’altro se la sogna, anche se solo per poche lettere di differenza. A livello semantico, a prima vista e grossolanamente, i due termini potrebbero parere altrettanto affini: in fondo tanto i resistenti quanto i resilienti possono essere rubricati nel novero degli individui alle prese con una situazione di difficoltà a cui devono sapere far fronte con coraggio. Solo che il coraggio dei resilienti consiste nella capacità di adattarsi ai cambiamenti e reagir