È necessario andare oltre la visione binaria del “o con gli americani o contro”. L’origine coloniale dei Talebani, così come il loro coordinamento recente con gli Stati Uniti e altre potenze regionali, dipingono un quadro più complesso. Altrettanto fuorviante è la logica del “femminismo securitario”, che invoca interventi armati sotto il pretesto di proteggere le donne. L’estate scorsa ho iniziato a organizzare un convegno. Tra le proposte di intervento, ne ho ricevuta una di un collega afghano, (...)